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La blockchain/DLT può essere definita come un paradigma che re-interpreta i concetti di decentralizzazione e di partecipazione, proponendolo come un approccio innovativo al tema della fiducia: in termini tecnologici, si tratta di una soluzione tecnologica per la creazione e la gestione di grandi database distribuiti, finalizzati alla gestione di transazioni che vengono portate in rete per essere verificate in modo automatico ed affidabile da parte dei nodi appartenenti alla blockchain.
In tale ottica, si tratta di un sistema per la gestione delle informazioni a garanzia dell’immutabilità dei dati, grazie alla capacità di garantire e certificare la storia dei dati stessi e delle operazioni correlate a ciascuna transazione.
Dal punto di vista organizzativo l’impatto è considerevole, dal momento che il paradigma consente un processo di disintermediazione su ampia scala, basato su transazioni automatizzate e senza la necessità di ricorrere a terze parti di fiducia per l’esecuzione delle azioni.
Questo ultimo aspetto rappresenta il principale vantaggio introdotto dalla blockchain: l’esecuzione delle azioni è automatizzata grazie ad un codice crittografico e ciò consente di proteggere i partecipanti dal rischio di frode, riducendo al tempo stesso le spese di gestione delle pratiche. Le caratteristiche di trasparenza, automazione, verificabilità ed efficienza nella gestione dei costi, candidano la blockchain a divenire una innovazione rivoluzionaria in numerose aree di mercato.
Il primo esempio di blockchain nasce nell’ambito delle criptovalute, ovvero insieme al bitcoin, con la funzione di “libro mastro pubblico” di tutte le transazioni. Le informazioni che possono essere scambiate grazie alla tecnologia blockchain possono essere di ampio raggio: dai pagamenti, ai contratti, alle transazioni relative allo scambio di beni e servizi. In ragione di ciò, gli ambiti di applicazione possono essere numerosi ed estremamente diversificati, tra cui, a titolo di esempio:
- finanza e banche: con l’obiettivo di abbattere i costi di intermediazione, al fine di avere transazioni più economiche e sicure, oppure per mettere a punto sistemi di pagamento. A titolo di esempio, Bank of America ha depositato brevetti di applicazioni basati sulla blockchain per l’identificazione dei rischi connessi alle criptovalute e per generare segnali di allerta su utenti sospetti;
- smart contract, ovvero procedure che automatizzano l’esecuzione di contratti tra due o più parti;
- assicurazioni: per la prevenzione delle frodi ed una migliore profilazione dei clienti;
- smart properties, ovvero proprietà digitali di beni tangibili o intangibili che possono essere tracciati o scambiati nella stessa blockchain;
- agrifood: per perseguire obiettivi quali la tracciabilità, la trasparenza, il controllo condiviso e l’immutabilità delle informazioni;
- industria 4.0: sfruttando la logica decentralizzata per produrre tecnologie in grado di supportare al meglio aree quali la produzione, la logistica o per certificare la provenienza dei prodotti;
- internet delle cose: per facilitare la comunicazione tra gli oggetti connessi e rendere lo scambio di dati più sicuro e veloce;
- pubblica amministrazione: per condividere informazioni sui cittadini, quindi per gestire anagrafiche e documenti di identità grazie ai sistemi di controllo distribuiti, oppure ancora per gestire in modo decentralizzato i sistemi di voto.
Nonostante le ampie potenzialità, l’applicazione vera e propria della tecnologia blockchain risulta ancora in uno stato piuttosto embrionale di attuazione, anche in ragione delle numerose problematiche aperte, di cui qui di seguito si riportano alcuni esempi:
- VOLATILITÀ, favorita da dinamiche avverse di mercato (connessa alla partecipazione o meno dei nodi) oppure a problematiche di natura tecnica (dipendenza dalla connettività);
- EFFICIENZA, in termini di tempi di latenza e di risorse computazionali necessarie ai processi di verifica. A titolo di esempio, si cita il carico della rete dovuto al fatto che ciascuna transazione viene inviata in broadcast, oppure ancora che ogni operazione viene svolta da tutti i nodi della rete, con evidenti implicazioni dal punto di vista della complessità computazionale complessiva;
- INTEGRAZIONE con sistemi legacy ed importazione di transazioni nate al di fuori della blockchain;
- RISERVATEZZA, problematica che scaturisce dal momento che tutti i nodi della rete sono autorizzati ad accedere ai dati delle transazioni. Il tema della privacy relativa all’utilizzo degli utenti sul web riveste particolare importanza, anche in considerazione del regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) entrato in vigore il mese di maggio 2018;
- STANDARDIZZAZIONE E GOVERNANCE DELLA BLOCKCHAIN, argomenti rispetto ai quali non si registrano ancora risultati concreti.
Nel contesto del presente obiettivo realizzativo, potenzialità, punti di forza e di debolezza della tecnologia blockchain saranno analizzati e valutati, con l’obiettivo di individuare linee guida, anche ispirandosi a framework tecnologici allo stato dell’arte, per l’adozione di tale paradigma tecnologico nei contesti di mercato di interesse aziendale. Particolare attenzione sarà posta al tema della compravendita del credito, tema centrale dell’obiettivo realizzativo 8 “Blockchain applicata alla negoziazione del credito”.
L’attività di ricerca sarà svolta con la collaborazione del DEVO lab di SDA Bocconi, in considerazione dell’esperienza maturata dal laboratorio nel contesto delle nuove tecnologie ed in particolare in quello della blockchain e delle distributed ledger.
Il DEVO lab sarà coinvolto nella fase di studio di fattibilità finalizzato ad individuare la migliore infrastruttura tecnologica ed organizzativa di supporto ai processi della negoziazione e della gestione del credito, con l’obiettivo di superare i limiti delle tradizionali modalità operative. In sede di ricerca potranno essere valutati paradigmi di tipo permissionless o permission based oppure ibridi o ancora ulteriori approcci che potranno emergere dallo studio dello stato dell’arte e della pratica, affrontando sia gli aspetti tecnologici (es. piattaforme e tecnologie a supporto dei processi) che quelli normativi (es. smart contract) correlati alla tematica in questione.
Invisible Business al "2024 Italian Securitization Event"
Con l’intervento “Blockchain per la cessione del credito”, Leonardo Mangia, Direttore Banking e Financial Services di Links, ha presentato una innovativa soluzione tecnologica di supporto ai processi di compravendita dei portafogli di credito basata sul paradigma della blockchain e la tecnologia degli smart contract in seno al "2024 Italian Securitization Event" organizzato il 9 Aprile da European Datawarehouse.
OpenCQ: a new paradigm
Venerdì 17 settembre, a Milano, presso Palazzo Parigi, abbiamo presentato la nuova Piattaforma per la cessione del quinto dello Stipendio e della Pensione realizzata grazie ad Invisible Business. Un evento che ha visto la partecipazione di importanti Istituti Bancari, di esponenti del mondo finanziario e di grandi Aziende.